Data
10/09/2021
Autore
Leonardo Bergo
A più di un anno dall’inizio della pandemia uno studio condotto da Edelman Data & Intelligence per la divisione Oral Care di Unilever ha analizzato i comportamenti e le abitudini degli italiani durante questo ultimo anno di pandemia, pubblicando lo studio lo scorso 20 di Marzo, durante la giornata mondiale della salute orale.
Nel nostro paese è emerso che 1 bambino su 5 non lava i denti 2 volte al giorno e tra gli adulti, che dovrebbero dare il buon esempio, più di 1 adulto su 2 in Italia ha dichiarato che durante la pandemia non ha lavato i denti per pigrizia e 2 adulti su 5 hanno passato intere giornate senza lavarsi i denti.
Proprio in questo momento storico in cui l’igiene personale dovrebbe essere una priorità per la tutela della nostra salute, ci siamo lasciati andare tra le mura domestiche, abbandonandoci alla pigrizia e dimenticando apparentemente le buone abitudini.
Più in generale tre fattori hanno scatenato patologie e un “declino” odontoiatrico nei pazienti la scarsa igiene orale in pandemia e con l’avvio e la continuazione dello Smart working, la chiusura dei centri odontoiatrici tra marzo e aprile 2020 e successivamente la paura del Covid ha fatto sì che molti pazienti abbiano evitato I controlli dal proprio dentista, anche in presenza di evidenti fastidi quali dolore o forti sensibilità.
Dalla ricerca emerge quindi che anche il rapporto diretto con il dentista è venuto meno, con la pandemia infatti oltre il 69% degli italiani ha evitato di andare dal dentista per un check up ed oltre il 60% non si è recato dal dentista neanche in caso di dolore o patologie evidenti.
Questi comportamenti hanno e avranno nel tempo ripercussioni negative sulla salute orale delle persone che si troveranno verosimilmente a dover poi affrontare dal dentista situazioni più complesse, con un maggior costo biologico e anche economico.
( Fonti : Home | Odontoiatria33 ;Salute – la Repubblica )