Data
31/05/2018
Autore
Leonardo Bergo
Recentemente io e Carlo siamo stati a Expodental 2018, un’importante fiera del settore odontoiatrico. Nata come una semplice esposizione commerciale, si è poi evoluta negli anni, sviluppando anche una parte formativa clinica ed extraclinica.
L’idea di partenza era come sempre quella di curiosare un po’ tra le novità in fatto di tecnologia e di raccogliere qualche spunto interessante su come svolgere il nostro lavoro in maniera ottimale anche per quanto riguarda il rapporto con il paziente e il racconto di ciò che facciamo.
La prima cosa che abbiamo notato è che si parla ancora di “novità” riferendosi a strumenti e tecniche che noi utilizziamo ormai da diversi anni e con una certa dimestichezza ormai (vedi CAD-CAM e chirurgia computer guidata). Questa cosa da un lato ci inorgoglisce, dall’altro ci fa riflettere sulla situazione di resistenza al cambiamento e all’innovazione che si vive in Italia, e non solo, per quanto riguarda il nostro ambito.
Ma parliamo di cose più concrete. Siamo partiti verso Rimini con le idee già piuttosto chiare. Carlo si è occupato di seguire alcune conference inerenti il mondo digitale in odontoiatria, mentre io ho partecipato a conferenze su come migliorare la comunicazione con i pazienti ed ero a caccia delle ultime novità sugli strumenti utili alla diagnosi di asimmetrie occluso-posturali. Come forse sapete, infatti, nutro una particolare passione per l’ortodonzia.
Il prossimo acquisto per il nostro studio potrebbe essere un elettromiografo. Si tratta di uno strumento sofisticato che attraverso degli elettrodi applicati alla cute è in grado di misurare con precisione il potenziale elettrico dei muscoli sottostanti e permette quindi di fare un’analisi oggettiva e precisa del loro corretto funzionamento. L’elettromiografia di superficie è un esame indolore per il paziente; in odontoiatria è impiegata per valutare la funzionalità dei muscoli masticatori, dei muscoli del collo e delle spalle. Senza questo strumento la diagnosi viene effettuata dallo specialista che si basa sulla sua esperienza. Usare un elettromiografo può fare la differenza quando si lavora su un’occlusione di un paziente, in ortodonzia come in protesi; o quando si esegue una terapia con un bite. Con lo strumento è possibile anche mostrare i dati al paziente per una sua migliore comprensione. Ci sono alcuni pazienti che, giustamente, si sentono più rassicurati dall’evidenza “scientifica” che questo macchinario può dare.
Un’ultima cosa che mi solleticava la curiosità era la possibilità di acquistare una stampante 3D. Ma noi non compriamo mai nulla solo per pure questioni di marketing: non acquistiamo tecnologie all’ultimo grido solo per poterlo scrivere. Ad oggi le applicazioni possibili in odontoiatria di questo tipo di strumenti sono ancora troppo limitate e quindi non ancora così interessanti. Teniamo comunque d’occhio l’evolversi della situazione e ci siamo posti come obiettivo di partecipare a IDS 2019 (International Dental Show), la più importante fiera del settore odontoiatrico a livello europeo e mondiale; si tiene ogni due anni a Colonia in Germania. Per quell’evento le aziende stanno preparando importanti novità per quanto riguarda 3D e odontoiatria, andremo a verificare con mano, come sempre!